Il collegio elettorale di Vigevano è stato un collegio elettorale uninominale del Regno di Sardegna.
Territorio
Si trovava in Provincia di Lomellina e comprendeva i mandamenti di Vigevano e Gravellona.
Con la riforma prevista dalla legge 3778 del 1859, il collegio, era composto dagli stessi territori.
Dopo l'unità d'Italia gli venne unito il collegio di Garlasco.
Dati elettorali
Nel collegio si svolsero votazioni per sette legislature.
I legislatura
Le votazioni si svolsero in 222 collegi uninominali a doppio turno. Come previsto dal decreto n. 680 del 17 marzo 1848, era eletto al primo turno il candidato che «riunisce in suo favore più del terzo dei voti del total numero dei membri componenti il collegio e più della metà dei suffragi dati dai votanti presenti all'adunanza» (art. 92). Se nessun candidato era eletto, al ballottaggio tra i due candidati con più voti era eletto chi otteneva il maggior numero di voti (art. 93) o, in caso di ugual numero di voti, il maggiore d'età (art. 94).
II legislatura
Le votazioni si svolsero in 222 collegi uninominali a doppio turno con la stessa normativa precedente (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti).
A causa delle dimissioni dell'onorevole Robecchi del 5 febbraio 1849, fu indetta un'elezione suppletiva.
III legislatura
Le votazioni si svolsero in 204 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1848 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti).
L'elezione venne annullata perché gli elettori di Gravellona, capoluogo di mandamento e quindi di sezione elettorale, furono chiamati a votare a Vigevano e per protesta non si presentarono alle urne. Fu pertanto indetta un'elezione suppletiva.
IV legislatura
Le votazioni si svolsero in 204 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1848 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti).
V legislatura
Le votazioni si svolsero in 204 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1848 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti).
VI legislatura
Le votazioni si svolsero in 204 collegi uninominali a doppio turno dopo la modifica dei collegi della Sardegna nel 1856; venne applicata la normativa del 1848 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti).
VII legislatura
Le votazioni si svolsero in 387 collegi uninominali a doppio turno. Come previsto dalla legge elettorale del 20 novembre 1859, era eletto al primo turno il candidato che «riunisce in suo favore più del terzo dei voti del total numero dei membri componenti il collegio e più della metà dei suffragi dati dai votanti presenti all'adunanza» (art. 91). Se nessun candidato era eletto, al ballottaggio tra i due candidati con più voti era eletto chi otteneva il maggior numero di voti (art. 92) o, in caso di ugual numero di voti, il maggiore d'età (art. 93).
L'eletto Pasquale Stanislao Mancini, in seguito a sorteggio divenne deputato di Sassari, e quindi venne indetta un'elezione suppletiva.
Note
Bibliografia
- Regno di Sardegna - Regio editto del 17 marzo 1848, Torino, 1848.
- Legge del 20 novembre 1859, n. 3778, Torino, 1859.
- Collegio di Vigevano, in Storia dei collegi elettorali 1848-1897, Roma, 1898, p. 711.
Voci correlate
- Collegi elettorali del Regno di Sardegna

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