L'occlusiva velare sorda è una consonante, rappresentata con il simbolo [k] nell'alfabeto fonetico internazionale (IPA).

Nella lingua italiana tale fono è rappresentato dalla lettera C seguita dalle vocali A, O o U o dal digramma CH.

Caratteristiche

La consonante occlusiva velare sorda presenta le seguenti caratteristiche:

  • il suo modo di articolazione è occlusivo, perché questo fono è dovuto all'occlusione del canale orale (la bocca) seguita da un brusco rilascio detto esplosione;
  • il suo luogo di articolazione è velare, perché nel pronunciare tale suono il dorso della lingua si porta a contatto con il velo del palato;
  • è una consonante sorda, in quanto questo suono è prodotto senza vibrazione da parte delle corde vocali.

Nella fonologia generativa tale fonema è formato dalla sequenza dei tratti: consonante, -nasale, compatto, grave, -sonoro.

In italiano

In italiano il suono, come detto, è rappresentato nella grafia con ⟨c⟩ davanti a vocale centrale o posteriore, cioè [a], [o], [ɔ] e [u]. Se la consonante si trova davanti a una vocale anteriore come [i], [e] o [ɛ] (e rafforzata da ⟨h⟩), sarà realizzata come il suo allofono palatale [c]. Un esempio di tale fono si trova nella parola "caro" [ˈkaːro].

In Latino

Nella lingua latina classica, tale fono è rappresentato dalle lettere K e C, simile all'italiano, con la differenza che la pronuncia rimane costante anche davanti alle vocali anteriori [i] ed [e] o [ɛ], in quanto il fonema [t͡ʃ] non esisteva in latino.

In Latino è anche presente l'occlusiva velare sorda aspirata cioè [kʰ], rappresentato dal digramma CH per i grecismi, anche se a volte tende a diventare fricativa [χ] o [x].

  • Cæsar [kɐ̯e̯ˈsãr]
  • Chŏrvm [kʰɔˈrʊ̃m] o [xɔˈrʊ̃m]
  • Karthago [kɐ̯rtʰagoː] o [kaɾˑθagɔ]

Altre lingue

Francese

In lingua francese tale fono è reso con la grafia ⟨c⟩ (valgono le stesse regole che per l'italiano, ossia solo davanti a vocale centrale o posteriore):

  • cou "collo" [ku]
  • canon "cannone" [kaˈnɔ̃]

Spagnolo

In lingua spagnola tale fono è reso con la grafia ⟨qu⟩, se seguita da e, i, o ⟨c⟩:

  • queso "formaggio" [ˈkeso]
  • casa "casa" [ˈkasa]

Portoghese

In lingua portoghese tale fono è reso con la grafia ⟨c⟩:

  • corno "corno" [ˈkɔɾnu]

Inglese

In lingua inglese tale fono è reso con la grafia ⟨c⟩, ⟨ck⟩ o ⟨k⟩:

  • back "schiena" [bæk]
  • skip "saltare" [skɪp]

Il fonema /k/ all'inizio di una sillaba si pronuncia con aspirazione:

  • can "potere" [kʰæn]
  • kite "aquilone" [kʰaɪ̯t]

Tedesco

In lingua tedesca tale fono è reso con la grafia ⟨k⟩:

  • kann "posso" [kʰan]
  • Käfig "gabbia" [ˈkʰɛːfɪç]

Ceco

In lingua ceca tale fono è reso con la grafia ⟨k⟩:

  • kost "osso" [kost]

Polacco

In lingua polacca tale fono è reso con la grafia ⟨k⟩:

  • kość "osso" [kɔɕt͡ɕ]

È inoltre palatalizzato se seguito da i:

  • kiedy "quando" [kʲɛdɨ]

Greco

In lingua greca tale fono è reso con la grafia ⟨κ⟩ nell'alfabeto greco:

  • εκ (traslitterato ek) "da" [ɛk]
  • κάκτος (traslitterato káktos) "cactus" [ˈkɐktos]

Russo

In lingua russa tale fono è reso con la grafia ⟨к⟩ nell'alfabeto cirillico:

  • короткий "corto" [kɐˈrotkʲɪj]

Bulgaro

In lingua bulgara tale fono è reso con la grafia ⟨к⟩ nell'alfabeto cirillico:

  • как "come" [kak]

Georgiano

In lingua georgiana tale fono è reso con la grafia ⟨კ⟩ nell'alfabeto georgiano:

  • კისერი "collo" [ˈkisɛri]

Arabo

In lingua araba tale fono è espresso tramite la lettera ⟨ﻙ⟩.

Mongolo

La lingua mongola è una tra le pochissime (forse l'unica) lingue a non possedere tale fono.

Note



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